Uscendo dalla E45, dopo circa una ventina di chilometri immersi nel verde, puoi ammirare l’antico borgo di Pietralunga. Varie sono le strade alternative che conducono al paese, ma la più suggestiva per la natura incontaminata che accompagna il tragitto, è senz’altro quella che parte da Città di Castello.
Pietralunga sorge su una collina, nella parte più a est dell’Alta Valle del Tevere, quasi al confine con le Marche; conserva il tipico aspetto del borgo medievale cinto da mura, situato intorno ai resti della Rocca Longobarda fortificata, risalente all’VIII secolo. Le sue origini sono tra le più antiche di tutta l’Umbria, ne è singolare testimonianza il “Flauto d’osso di tibia umana” di fattura preistorica e ora conservato al Museo Archeologico di Perugia. Sono inoltre presenti numerosi resti di ville romane.
Meritevoli di una visita sono:
- la Pieve di Santa Maria (VIII secolo/X secolo) al cui interno sono conservati l’affresco del “Martirio di San Sebastiano” di Raffaellino del Colle e la copia del “Polittico” di Ottaviano Nelli
- il Santuario della Madonna dei Rimedi edificato alla fine del XVI secolo sopra la preesistente Pieve romanica di fuori, dove, secondo la tradizione pernottò san Francesco di ritorno dalla Verna, dopo avere ricevuto le Stigmate.
- il Palazzo comunale fatto costruire tra il 1498 e il 1502 da Mons. Giulio Vitelli, arciprete, come sede di rappresentanza dell’arcipretura pietralunghese, sopra una parte del Mastio della fortezza longobarda. Questo palazzo, dal XVII secolo al XIX secolo, prima di divenire nel 1888 sede della municipalità pietralunghese, è stato proprietà e utilizzato dal Sacro Ordine dei Cavalieri di Malta.
MUSEO ORNITOLOGICO
All’interno dell’oasi naturalistica di Candeleto, a Pietralunga, si trova il Museo ornitologico “Silvio Bambini”. Sono oltre trecento gli esemplari presenti tra rapaci, mammiferi, uccelli acquatici, passeracei ed altre specie di grande interesse faunistico. Questa importante raccolta rappresenta un punto di riferimento se intendi approfondire le tue conoscenze intorno al patrimonio faunistico locale. La varietà di esemplari in mostra, consente di avere un quadro esauriente sulla biodiversità di un comprensorio e di una regione di notevole interesse naturalistico.
Orario di apertura
Sabato, domenica 10-13 / 15-18
Ingresso
Intero € 3,00
Ridotto € 1,50
Vocabolo Candeleto, tel. 075/9460771
PIEVE DÈ SADDI
La chiesa è una delle più antiche della Diocesi di Città di Castello e si trova a circa 12 km da Pietralunga. E’ uno dei luoghi più suggestivi e misteriosi di tutta la valle: dopo una strada immersa nel nulla, appare improvvisamente questo monumentale e severo complesso.
Tre sono la parti costitutive: la chiesa di impianto basilicale a tre navate dell’XI secolo, la canonica rinascimentale, costruita nella prima metà del ‘500 dal vescovo Giulio Vitelli e la torre medievale per gli avvistamenti.
Il misticismo e l’intensità di questo luogo è data dal fatto che qui vennero a morire i due Santi più importanti del territorio San Crescenziano nel 303 e San Florido nel ‘600. Questo fa supporre che anticamente questo luogo fosse un insediamento che rivestiva un’importanza spirituale e sociale notevole per la zona.
LA MADONNA DEI RIMEDI
Il Santuario della “Madonna dei Rimedi” sorge circa ad un chilometro dal centro storico di Pietralunga. La chiesa, la cui antica costruzione risale al VII secolo dopo Cristo, con il nome Pieve di Fuori, detiene il primato di essere l’unica in Italia ad essere consacrata alla “Madonna dei Rimedi”. Tale titolo venne conferito all’edificio, quando nei primi anni del 500, l’immagine della Vergine apparve ad un gruppo di fanciulle e ad alcune monache del convento benedettino di S. Maria del Ponte. A seguito dell’evento miracoloso, verso la fine del XVI secolo la piccola pieve fuori le mura fu abbellita e ampliata, diventando centro di un’intensa devozione del culto mariano della Valtiberina. La storia dell’edifico è legata anche al culto di San Francesco: si ritiene infatti che il Santo abbia pernottato in questo luogo in uno dei suoi pellegrinaggi da Assisi verso La Verna.
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