Citerna viene catalogata fra i “100 borghi più belli d’Italia”, caratteristica che di per sé rende d’obbligo la visita se ti trovi in Alta Valle del Tevere. Percorrendo la sinuosa strada che sale verso la collina dove sorge il paese, puoi godere di uno spettacolo mozzafiato e ammirare gli splendidi casolari (bellissimi in questa zona quelli dipinti a strisce bianche e rosse) sapientemente ristrutturati in questi ultimi anni di rinnovato interesse internazionale per quelle zone a cavallo tra Umbria e Toscana.
Citerna è il comune più a nord dell’Umbria, il confine con la Toscana è a breve distanza (Monterchi, dove puoi ammirare il famoso dipinto “Madonna del Parto” di Piero della Francesca, dista meno di cinquecento metri) tant’è che anche il dialetto locale è già più aretino che tifernate. Conosciuta in epoca romana come Civitas Sobariae, in seguito Castrum Citernae, il borgo vanta origini etrusco – romane. Come i centri maggiori limitrofi, Citerna ha seguito nei secoli lo stesso destino, a partire dalle invasioni barbariche, fino al governo dello Stato Pontificio. Nel corso della seconda guerra mondiale il borgo subì gravi danni ad opera dell’esercito tedesco in ritirata che rase quasi completamente al suolo la rocca.
Percorrendo Corso Garibaldi, via centrale del paese, a fianco della Chiesa di San Francesco, trovi il Palazzo municipale, un vecchio convento francescano. Attraversando un piccolo arco, ti avvii nel camminamento medievale che si snoda per buona parte del perimetro delle mura di Citerna.
Proseguendo Corso Garibaldi sulla sinistra appare la facciata semplice e lineare della Chiesa di San Michele Arcangelo. La chiesa fu commissionata dalla confraternita del S.S. Sacramento tra il 1680 e il 1682 ed al suo interno, nella seconda cappella di sinistra, si può ammirare una splendida “Madonna con Bambino” della scuola dei Della Robbia (attualmente in restauro). Decorano le altre cappelle opere del XVII secolo come una pregevole “Crocifissione” su tavola del 1570 con relativo “Altare ligneo” realizzato dal Pomarancio. Nella parte orientale del paese si apre la piazzetta del piccolo ma elegante Teatro Bontempelli, fatto costruire dalla famiglia Vitelli nel Rinascimento.
Follow Us!